Lettori fissi

mercoledì 8 febbraio 2017

Recensione:" ...E non fanno rumore" di Claudio Capretti


Titolo: ...E non fanno rumore
Autore: Claudio Capretti
Pagine: 144
Prezzo: Cartaceo € 13,00


Trama:
Che cosa ti dice questo rumore?" Lo chiesi un giorno a Riccardo dopo aver sobbalzato entrambi al rumore di un cancello che qualcuno aveva chiuso con forza. Lui mi fissò, e poi mi diede la più secca delle risposte che mai avrei immaginato. "Vedi come ti ho fregato? Questo è ciò che mi dice il rumore dei cancelli che si chiudono dietro o davanti a me. La sintesi di ciò che vivo è racchiusa in quel rumore che inevitabilmente ascolto molte volte nell'arco della giornata. Ed ogni volta, non fa che ripetermi la medesima canzone stonata da cui non posso esimermi dal non ascoltare. E il titolo è sempre quello: Vedi come ti ho fregato?

Recensione:
Che dire. Toccante allo stato puro. Non so come l'autore ci sia riuscito, forse per il fatto che ha fatto volontariato nelle carceri, ma è riuscito a farmi arrivare tutte le emozioni, tutti i sentimenti di questo mondo. E' un libro che fa riflettere, molto. Mi capita poche volte che, durante la lettura di un libro, mi metta a soppesare parola per parola, ma di questo libro ho voluto assaporare tutte le lettere. Con un linguaggio semplice e, a mio parere "aulico", Claudio Capretti mi ha suscitato un misto di tristezza e un misto di speranza. Speranza che il genere umano smetta di giudicare e di puntare il dito contro l'altro, ma guardare più a sé stessi. Perchè, volente o nolente, potremmo ritrovarci anche noi in una situazione del genere e il meglio che si possa fare è sapersi dare una mano, sapersi aiutare. Ciò che l'autore ha fatto e continua a fare anche tramite questo libro.

Biografia:
Claudio Capretti è nato a Rocca Priora (RM) il 12 dicembre 1962; è sposato con tre figli. È in servizio nell’Esercito Italiano come 1° Maresciallo Luogotenente. Collabora con il mensile «Ecclesia in c@mmino» della diocesi suburbicaria di Velletri – Segni. Ha pubblicato nel 2013 con la Casa Editrice Velar-Marna il libro Carissimo uomo dove sei?. Ha pubblicato nel novembre del 2014 con la Casa Editrice Aracne il libro La Misericordia e… È volontario presso la Casa Circondariale di Velletri.

martedì 7 febbraio 2017

Recensione: "Il settimo manoscritto" di Fabrizio Santi

Titolo: Il settimo manoscritto
Autore: Fabrizio Santi
Pagine: 335
Prezzo: Cartaceo 8,42€
                E-book 2,99€



Trama:
Dalla cassaforte del monastero di San Gregorio al Celio è stato rubato un manoscritto, l’UnicumRedatto in italiano cinquecentesco, nessuno è mai riuscito a interpretarlo. Eppure non c’è alcun motivo che giustifichi il furto: in giro ne esistono infatti altre copie. Giulio Salviati, scrittore di successo da tempo in crisi d’ispirazione, vive in una piccola mansarda a Trastevere ed è a corto di soldi. Una sera riceve la visita di un personaggio incappucciato, che gli chiede di indagare su quel furto, in cambio di una cospicua somma di denaro: la logica stringente con cui Salviati scrive i suoi thriller – pensa il misterioso committente – lo porterà là dove la polizia non è riuscita ad arrivare. Grazie alle sue indagini Salviati scopre che esiste un libro, conservato alla biblioteca Angelica, che parla proprio dell’Unicum. Ma qualcuno lo sta già leggendo. Chi è? La rocambolesca ricerca sulle tracce del manoscritto lo condurrà dentro a storici palazzi romani, fino a sconosciuti e inquietanti sotterranei… Cosa cela quell'antico codice di così importante? Un segreto per cui qualcuno è disposto a uccidere…

Recensione:
Per chi volesse avvicinarsi al genere investigativo o leggersi un romanzo leggero o per chi desiderasse vivere una piccola avventura tra palazzi e sotterranei romani, consiglio caldamente questo romanzo scritto egregiamente, con un linguaggio scorrevole e leggero, mai obsoleto. La trama sembra quasi un' autobiografia: scrittore che da tempo ha perso l’ispirazione, viene ingaggiato a risolvere un caso di furto dietro cui si nascondono misteri pericolosi. Ma proseguendo, alla calma un po' piatta di inizio romanzo, gli eventi si dimostrano più entusiasmanti  e la presenza assidua di nomi e luoghi della nostra bellissima Roma ci coinvolgono sempre di più. Unica pecca che mi sento di criticare è l’impaginazione del libro: composto da 40 capitoli con una media di 6 pagine ciascuno, si ritrovano numerose pagine bianche tra un capitolo e l’altro andando solo a riempire di volume il cartaceo. Non è la grandezza materiale a definire la bravura di uno scrittore e sicuramente Fabrizio Santi non ne ha bisogno. Con il suo secondo romanzo, l’autore ha confermato la sua bravura e sarà con il favore del tempo che acquisirà ulteriore maestria. Un grande augurio per il prossimo libro!

Mini-biografia:
Fabrizio Santi è nato e vive a Roma. È laureato in Lingue e letterature straniere e insegna inglese in un liceo scientifico romano. Il quadro maledetto, il suo primo romanzo, è stato per settimane in vetta alle classifiche.

martedì 27 dicembre 2016

Recensione:" Caccia al morto" di Luca Colombo

Titolo: Caccia al morto
Autore: Luca Colombo
Pagine: 163
Prezzo: Cartaceo € 10,89
                E-book € 4,99

Sinossi:
«Il Giorno dei Morti organizzeremo una bella caccia al morto, con indizi disseminati per tutto il cimitero. Scateneremo un’adorabile euforia». Questi gli ambiziosi progetti di Claudio e Filippo, che dell’impresa funebre De Bernini vogliono fare una azienda leader nel settore dell’intrattenimento, infrangendo il tabù dell’estremo riposo. In una provincia tenera e grottesca, tra carri funebri ipertecnologici, palestre improbabili, sesso vagheggiato e tragedie reali, si dispiega una vicenda ironica ed amara, emblematica di una società in bilico tra tradizione e innovazione.

Recensione:
Geniale! Potrei finire la recensione dicendo solo questo perchè altrimenti rischierei di fare troppi complimenti e di cadere nel banale. Comunque... mi è piaciuto davvero moltissimo. E' un libro fluidissimo che si legge in poco tempo, ma che ti lascia con quel non so che di particolare che te lo fa piacere davvero tanto. Tratta del tema comune a tutti, ma che prendiamo tutti troppo seriamente e di cui pochi ne parlano apertamente: la morte. La scrittura si presenta molto semplice, ironica al punto giusto. E' un libro che consiglierei molto volentieri a chi si vuole soffermare a riflettere, ma che non vuole leggere qualcosa di troppo impegnativo. Come ultima cosa vorrei fare i miei più sinceri complimenti all'autore.

mercoledì 21 dicembre 2016

Recensione: "Your passion, the way" di Monica Talea

Titolo: Your passion, the way
Autore: Monica Talea
Pagine: 180
Prezzo: € 13,30

Sinossi:
Isabel, ragazza confusa che non ha ancora trovato la propria dimensione, cambia pelle grazie alla crisi economica e si occupa, per una serie di coincidenze, della sua vera passione: le borse. Il pezzo di maggior successo, che lei stessa disegna, è la borsa rossa, un Made in Italy su cui fa imprimere una frase dedica per tutte le donne, un promemoria per raggiungere la felicità: Your Passion, The Way. La passione, infatti, dovrebbe guidare le scelte importanti della vita e indicarci la direzione da seguire. Isabel s'imbarca con la famiglia in un'avventura imprenditoriale che pare, all'inizio, azzardata e che la conduce alla sua piena realizzazione professionale. Per presentare al grande pubblico la pochette, Isabel ha in mente una campagna promozionale: la stessa pensata dall'autrice del romanzo, Monica Talea, che ha fatto realizzare l'oggetto da un artigiano. Ecco, dunque, fantasia e realtà magicamente intrecciarsi per lanciare il messaggio che occorre avere la tenacia e la forza di credere nei propri sogni, malgrado tutto.

Recensione:
Provo dei sentimenti contrastanti per questo libro. Non so dire esattamente se mi sia o non mi sia piaciuto. La trama promette bene, il modo in cui è scritto anche, ma ciò che mi ha deluso più di tutto è stata la velocità degli eventi. Le azioni dei personaggi con le annesse conseguenze, a mio parere, sono troppo frettolose. Ciò che invece ho apprezzato e mi ha fatta sognare un po' è stato il messaggio che l'autrice ci ha trasmesso: credere sempre nei nostri sogni, nelle nostre passioni e far sì che si realizzino, non abbattersi al primo ostacolo che si incontra. Lo stile è molto semplice e leggero e ciò volge a favore del libro. E' un romanzo da leggere in una giornata soleggiata con un buon caffè fra le mani.

domenica 18 dicembre 2016

5 cose da sapere su "Una serie di Sfortunati Eventi"


1) Il 13 Gennaio 2017, in contemporanea con l'America, Netflix presenterà la nuova serie tv.

2) La serie narra le sfortunate vicende dei tre orfani Violet, Klaus e Sunny Baudelaire che, persi i genitori in un incendio, vengono affidati alle cure del tutore Conte Olaf, il quale si rivela però un personaggio malvagio che vuole impossessarsi del loro vasto patrimonio economico; la fuga dal loro antagonista dà inizio alle peripezie affrontate dai tre fratelli per difendersi e scoprire i misteri collegati alla morte dei genitori, aiutati solo dal loro impegno, dalle doti naturali e dai trigemini Pantano, un altro gruppo di orfani che condivide una storia simile a quella dei Baudelaire.

3) Sono ben 13 i romanzi di questa serie tutti editi da Salani editori.

4) Nel 2004 è uscito il film tratto dai primi 3 romanzi della serie con protagonista Jim Carrey nei panni del Conte Olaf.

5) Nella serie sarà Neil Patrick Harris (Barney Stinson di How I met your mother) ad interpretare il Conte Olaf.

sabato 10 dicembre 2016

Recensione: "Il cacciatore di aquiloni" di Khaled Hosseini

Titolo: Il cacciatore di aquiloni
Autore: Khaled Hosseini
Pagine: 362
Prezzo: Cartaceo € 10,12
                 E-book € 6,99


Sinossi:
Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta. Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonata inattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non avere scelta: deve tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C'è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e sinistro dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più.


Recensione:
Un libro di cui si è tanto parlato e che continua a far parlare è sicuramente "Il cacciatore di aquiloni". Sono contenta che per una volta le case editrici italiane non si sono eccessivamente impegnate in elaborate traduzioni e hanno giustamente lasciato la traduzione letterale di "The kite runner". Primo romanzo straordinario di Khaled Hosseini, uscito nel 2004, da cui fu tratto anche il film della Dreamworks del 2007. Una storia controversa, ma toccante, basata sull'amicizia che lega i due protagonisti del libro, Amir e Hassan. Due vite che la società afghana, devastata dall'odio tra etnie, divide, ma che lo spirito unisce o almeno è ciò che sente Hassan. Per questo motivo, quando in quel maledetto vicolo di Kabul nel 1975 il suo amico Amir resta immobile, Hassan non gli dà nessuna colpa. Ma Amir non sa che tutta la sua vita sarà scandita da questo suo errore imperdonabile e scoprirà che saldare i conti con la propria coscienza è un'affare da non poco conto. Nel 2001, affrontando un viaggio di redenzione nella terra natia, Amir intraprenderà la via verso il perdono e la guarigione. La storia dell'Afghanistan, le barbarie seguite dalla fine della monarchia, passando per l'invasione russa e i regimi dei Talebani, cosi come l'uso continuo di termini afgani seguiti da traduzione, nomi di persone e località (spesso storpiate) e lo stile fluido e scorrevole,  coinvolgono il lettore fin dalla prima pagina per poi seguire un'andamento più piatto verso metà libro, ma si rifà decisamente verso la fine, anche se, per certi versi, sembra voler catturare l'attenzione del lettore con parole pittoresche. La visione di un bambino, poi di un ragazzo, poi di un marito e infine di un padre accompagna questo racconto alla ricerca della redenzione, passo dopo passo, cosi come afferma l'autore stesso: "perchè la primavera scioglie la neve fiocco dopo fiocco e forse io ero stato testimone dello sciogliesi del primo fiocco."

mercoledì 30 novembre 2016

Ruta Sepetys: tre romanzi, tre recensioni.

Titolo: Avevano spento anche la luna
Autore: Ruta Sepetys
Pagine: 298
Prezzo: 8,42 €

Sinossi:
Lina ha appena compiuto quindici anni quando scopre che basta una notte, una sola, per cambiare il corso di tutta una vita. Quando arrivano quegli uomini e la costringono ad abbandonare tutto. E a ricordarle chi è, chi era, le rimangono soltanto una camicia da notte, qualche disegno e la sua innocenza. È il 14 giugno del 1941 quando la polizia sovietica irrompe con violenza in casa sua, in Lituania. Lina, figlia del rettore dell'università, è sulla lista nera, insieme alle famiglie di molti altri scrittori, professori, dottori. Sono colpevoli di un solo reato, quello di esistere. Verrà deportata. Insieme alla madre e al fratellino viene ammassata con centinaia di persone su un treno e inizia un viaggio senza ritorno tra le steppe russe. Settimane di fame e di sete. Fino all'arrivo in Siberia, in un campo di lavoro dove tutto è grigio, dove regna il buio, dove il freddo uccide, sussurrando. E dove non resta niente, se non la polvere della terra che i deportati sono costretti a scavare, giorno dopo giorno. Ma c'è qualcosa che non possono togliere a Lina. La sua dignità. La sua forza. La luce nei suoi occhi. E il suo coraggio. Quando non è costretta a lavorare, Lina disegna. Documenta tutto. Deve riuscire a far giungere i disegni al campo di prigionia del padre. E l'unico modo, se c'è, per salvarsi. Per gridare che sono ancora vivi.

Titolo: Una stanza piena di sogni
Autore: Ruta Sepetys
Pagine: 308
Prezzo: 8,42 €

Sinossi:
New Orleans. Josie ha diciassette anni, ma non sa cosa sia un abbraccio. Non ha mai conosciuto l'affetto di una carezza, non ha mai ascoltato il suono di una voce dolce. Sua madre è una prostituta e l'ha sempre trattata come un'estranea. Eppure, da sempre, Josie custodisce un segreto, un luogo speciale tutto suo: la libreria del quartiere. Lì si rifugia nei pochi momenti liberi delle sue giornate. Lì, tra le pagine di Charles Dickens, Jane Austen e Francis Scott Fitzgerald, immagina un futuro lontano. Quando un giorno in libreria entra Hearne, un misterioso cliente con la passione per le poesie di Keats, Josie capisce che il sogno di una nuova vita potrebbe presto diventare realtà. Perché Hearne è diverso da tutti. Hearne si preoccupa per lei, le chiede come sta, le offre parole di conforto. L'uomo è come il padre che non ha mai avuto. Eppure, quando tutto sembra possibile, anche scappare da New Orleans, Hearne viene ucciso. La vita ha deciso di mettere ancora una volta alla prova Josie. Non solo Hearne non c'è più, ma a venire accusata della sua scomparsa è la madre della ragazza. Adesso Josie deve scegliere. Scegliere tra la donna che non le ha mai dato amore e la fuga. Scegliere tra il cuore e la speranza. Gettare la paura alle spalle e spiccare il volo. Perché a volte si può volare anche con un'ala ferita.

Titolo: Ci proteggerà la neve
Autore: Ruta Sepetys
Pagine: 332
Prezzo: 14,37 €

Sinossi:
Il vento solleva strati leggeri di fiocchi ghiacciati. Joana ha ventun anni e intorno a sé vede solo una distesa di neve. È fuggita dal suo paese, la Lituania. È fuggita da una colpa a cui non riesce a dare voce. Ma ora davanti a sé ha un nuovo nemico: è il 1945 e la Prussia è invasa dalla Russia. Non ha altra scelta che scappare verso l'unica salvezza possibile: una nave pronta a salpare verso un luogo sicuro. Eppure la costa è lontana chilometri. Chilometri fatti di sete e fame. E Joana non è sola. Accanto a lei ci sono altre anime in fuga, ognuna dal proprio incubo, in viaggio verso la stessa meta. Emilia, una ragazza polacca che a soli quindici anni aspetta un bambino, e Florian, un giovane prussiano che porta con sé il peso di un segreto inconfessabile. I due hanno bisogno di Joana. Perché lei non ha mai perso la speranza. Perché la guerra può radere al suolo intere città, ma non può annientare il coraggio e la voglia di vivere. È grazie a questa sua forza che Joana riesce ad aiutare Emilia nella gravidanza e a far breccia nel carattere chiuso e diffidente di Florian. I loro giorni e le loro notti hanno un'unica eco: sopravvivere. E quando la nave finalmente si intravede all'orizzonte, la paura vorrebbe riposare in un porto sicuro. Ma Joana sa che non si finisce mai di combattere per la propria vita, ed è pronta ad affrontare ogni ostacolo, ogni prova, ogni scherzo del destino...

Recensione complessiva:
Nella lista dei good reads di ogni buon lettore non possono mancare i romanzi young adult di Ruta Sepetys, che al momento si dividono in tre libri alquanto coinvolgenti, scritti, dal punto di vista letterario, in modo scorrevole e pulito, mai pesanti e molto dettagliati. 

Nel 2011, l'autrice esordisce con il suo primo libro "Avevano spento anche la luna" (Between shades of gray) in cui, con un susseguirsi di episodi disumani e carichi di tensione, descrive una pagina nascosta della seconda guerra mondiale che riguarda la deportazione dei popoli baltici. Attraverso gli occhi della quindicenne Lina che, insieme alla famiglia, affronta il lungo viaggio in treno verso i campi di lavoro forzato, si leggono le atroci sofferenze a cui sono state sottoposte intere popolazioni, la cui sola colpa era di esistere. Ed è proprio in mezzo a questi eventi che la speranza sboccia e segna il confine tra la vita e la morte. Il finale sospeso ed affrettato non delude, lasciando che la memoria del lettore si concentri sulla storia e i sentimenti dei personaggi e non su un classico lieto fine.

Con il secondo romanzo "Una stanza piena di sogni" (Out of the Easy), ambientato negli anni '50, la protagonista è sempre una giovane ragazza, ma con un triste passato abitato da un padre sconosciuto e da una madre impassibile che lavora in un settore alquanto discutibile. Josie impara a destreggiarsi e a sfruttare quel ambiente in cui sembra incatenata, ma presto dentro di lei scoprirà la voglia di vivere che spinge incessantemente per essere liberata. Nonostante l'inizio del libro si presenti accattivante, proseguendo l'entusiasmo va diminuendo e già verso la metà del racconto si matura un parziale disinteresse per il proseguimento. I riferimenti storici sono scarsi e i dialoghi sembrano attingere a una realtà più attuale mentre il finale appare inconcludente, lasciando più interrogativi che risposte.


Nel 2016 la Sepetys si rifà con il suo nuovo romanzo "Ci proteggerà la neve" (Salt to the sea) ritornando sui temi che l'hanno distinta nel primo, raccontando, questa volta, alcuni eventi che si concludono con il disastro della nave passeggeri W. Gustloff, divenuta famosa per essere stata affondata da un sommergibile sovietico nel corso della seconda guerra mondiale nel Mar Baltico. Il libro riprende le vite di alcuni personaggi che inconsciamente si intrecciano in un concatenarsi di tristi episodi, i quali porteranno, per pochi di loro e con il sacrificio di molti, a intraprendere il viaggio verso la salvezza. Le maschere calano e i veri sentimenti prevalgono in questo drammatico racconto, dove le persone si rivelano per ciò che sono mostrando la forza dell'umanità di fronte al primordiale istinto di sopravvivenza. In quest'ultimo capolavoro, i personaggi sono approfonditi e caratterialmente interessanti, aspetto incentivato dal fatto che ognuno di loro nasconde un segreto. Lo stile è fluido e le descrizioni storiche sono sufficientemente accurate. Leggerlo è un assoluto piacere, oltre che un dovere.



Curiosità:
Pare stiano girando il film sul primo romanzo dell'autrice, ma non si sa ancora molto sulla data di uscita. Vi mando comunque al sito IMDb dove potrete seguire le notizie.

giovedì 24 novembre 2016

Recensione: "Il rimbalzo del gatto morto" di Giuseppe Siino

Titolo: Il rimbalzo del gatto morto
Autore: Giuseppe Siino
Pagine: 320
Prezzo: 10,39€ Cartaceo 
                0.99 Ebook

Sinossi:
Roberto è un ragazzo brillante e la sua vita scorre tranquilla fino a quando un giorno, lungo la sua strada, compare Camilla, una donna sfuggente e misteriosa, che lo ammalierà trascinandolo nel promettente mondo della Borsa e dei mercati finanziari. Una scelta sbagliata porterà Roberto a perdere tutto ciò che ha: il lavoro, la casa, i risparmi di una vita, compreso l’affetto di Michela, una giovane amica innamorata di lui da tempo. Con il perenne tormento di riprendersi tutto ciò che la vita ingiustamente gli ha tolto, il cammino di Roberto si incrocerà con quello di altri personaggi grotteschi: una postina che non consegna le lettere, un commerciante che odia i cinesi, un famigerato playboy, e due poliziotti in cerca del caso perfetto. Camilla, braccata da un passato controverso, finirà suo malgrado per intrecciare le loro esistenze cambiando per sempre i loro destini. Travolto dagli eventi di una realtà a lui sconosciuta, in una notte di tempesta, Roberto scoprirà sulla sua pelle che a volte bisogna perdere tutto ciò che si ha per scoprire ciò che si vuole veramente.

Recensione:
Ringrazio, come mio solito, l'autore per avermi spedito questo libro. A primo impatto ero un po' scettica su questo romanzo, un po' dalla trama e un po' dal titolo che, da persona ignorante in materia, non pensavo volesse dire qualcosa in particolare (il titolo come potrete vedere nella sezione "curiosità" in basso ha un significato molto più elaborato). Il prologo ci proietta nel futuro mentre poi i primi capitoli descrivono e raccontano di un determinato personaggio, apparentemente non coinvolti fra loro. Andando avanti con la lettura c'è un ritorno al passato e un continuo con il presente, presente che poi si ricongiungerà con il futuro. Insomma, bando alle ciance, il libro mi è piaciuto assai! Ho amato la storia particolare e i temi trattati. Tema fondamentale quello della crisi economica e finanziaria e il fatto di cadere nelle mani di persone sbagliate che ti ammaliano con delle promesse. Lo stile di Giuseppe Siino è semplice e ironico, per nulla pesante, anzi la lettura è talmente scorrevole che non mi sono nemmeno accorta di essere arrivata alla fine. Ammetto che all'inizio ho fatto un po' fatica a ricordarmi tutti i nomi, ma ogni personaggio è caratterizzato da un qualcosa che lo distingue dagli altri.  Questo libro è consigliatissimo!

Curiosità: 

  • "L'espressione "rimbalzo del gatto morto"  si rifà a un vecchio proverbio e trova la sua origine nell'idea che anche un gatto morto rimbalza quando cade da un'altezza considerevole. Il suo utilizzo in Borsa risale al 7 dicembre 1985, quando Christopher Shervell, un giornalista del Financial Times, scrisse un articolo raccontando di aver sentito un broker utilizzare questa curiosa immagine per commentare il rimbalzo del mercato azionario di Singapore e della Malesia. I broker e gli operatori di Borsa in generale utilizzano questa espressione per indicare un rialzo repentino, ma soprattutto illusorio e temporaneo, di un titolo azionario, che non interrompe però la vera natura ribassista, di fatti il titolo riprende ben presto la sua inesorabile discesa."

giovedì 17 novembre 2016

Recensione: "Notti in bianco, baci a colazione" di Matteo Bussola

Titolo: Notti in bianco, baci a colazione
Autore: Matteo Bussola
Pagine: 240
Prezzo: Cartaceo 14,45 €



Sinossi: 
Il respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le notti passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande difficili che ti costringono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da allacciare, il solletico, i «lecconi», i baci a tutte le ore. Sono questi gli istanti di irripetibile normalità che Matteo Bussola cattura con felicità ed esattezza. Perché a volte, proprio guardando ciò che sembra scontato, troviamo inaspettatamente il senso di ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, Matteo sa restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche, riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in testa. Nell’«abitudine di restare» si scopre una libertà inattesa, nei gesti della vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la paternità.

Recensione:
Il livello di coccolosità e di dolcezza di questo libro è impossibile da esprimere a parole. E' un libro genuino e semplice. Il libro non è un romanzo, ma una raccolta di racconti accompagnati da un titolo. I racconti sono sia brevi che lunghi, non c'è un metro di misura omogeneo. Sono riuscita a leggerlo in meno di due ore di un pomeriggio ozioso: una pagina tira l'altra. L'autore ha deciso di mettere per iscritto le sue "avventure" specialmente quelle dedicate alle figlie. Tratta di come è diventato un padre, del rapporto con le figlie e del suo lavoro, a volte affronta anche il tema del pregiudizio contro qualcuno o qualcosa diverso da noi. Mi è dispiaciuto un po' che abbia parlato poco della moglie, ero curiosa di sapere come si erano conosciuti e di come sia maturato il loro rapporto. Lo stile del libro è libero, ironico, simpatico e dolce. Mi sono letteralmente innamorata. Lo consiglio a tutti: grandi e piccini! Buona lettura a chi si vorrà cimentare nella quotidianità della famiglia Bussola.




  • – Papà, – ha detto, – quando hai incontrato la mamma, come hai fatto a sapere che era la mamma? – l’ho capito dopo circa dieci minuti. – e da cosa? – Quando ci siamo incontrati la prima volta, si è sollevata i capelli dietro la nuca, sopra la testa, e si è fatta uno chignon senza neanche un elastico, solo annodandoli. – e allora? – e allora lí ho capito che lei aveva disperatamente bisogno di un elastico. e io dei suoi capelli.

giovedì 10 novembre 2016

Recensione: "Quando cupido tira frecce (ma anche brutti scherzi!)

Titolo: Quando Cupido tira frecce (ma anche brutti scherzi!)
Autore: Tiziana Pagano
Pagine: 260
Prezzo: 13,00 € Cartaceo 
                0,00€ Ebook


Sinossi:
Cupido, dio dell’amore, quello che si diverte a scagliare frecce per far innamorare le persone e che spesso, per capriccio o per distrazione, manca l’altro bersaglio facendoci soffrire le pene dell’inferno, sarà il protagonista di due grandi storie, una del presente ed una del passato. Lucrezia, giovane donna e madre di una bambina, ha un ottimo rapporto con il suo ex marito, Roberto: i due ritorneranno insieme o ad avere la meglio sarà Riccardo, l’affascinante produttore di vini francese? Ci tufferemo nel passato, e vivremo la storia d’amore tra Isabelle e Francois, con la corte di Francia e i primi moti della rivoluzione a farle da cornice. Le frecce di Cupido tireranno qualche brutto scherzo, i nostri personaggi affronteranno tradimenti, cospirazioni e la reclusione (per uno di essi) in una delle prigioni più dure di sempre, in un periodo storico in cui questo significava subire ingiustizie di ogni genere. Ai lettori, la scelta di incamminarsi o meno in questo viaggio nel tempo.

Recensione:
Inizio col ringraziare l'autrice per avermi inviato la copia digitale del suo romanzo. Questo libro è finalista al concorso letterario ilmioesordio2016 ed è il secondo libro scritto da Tiziana Pagano (il primo è Amori e altri pasticci a New York che purtroppo non ho ancora avuto modo di leggere). Anyway parliamo del libro. Egli si presenta con due storie d'amore. Una ambientata ai giorni nostri e una nella Francia di Luigi XVI di Borbone. Lo stile del libro è molto scorrevole, ma allo stesso tempo si nota che dietro c'è stato molto lavoro. La parte storica è molto ben dettagliata cosa che mi ha fatto immergere nella Francia di quell'epoca. Mi è piaciuta molto anche la copertina del libro: semplice ed efficace. E' un libro molto leggero, utile se non si vuole leggere qualcosa di pesante. Auguro all'autrice di riuscire a vincere il concorso che si concluderà il 30 novembre. Buona fortuna Tiziana!!